Ci sono particolari occasioni nelle quale vivere nell’italico stivale diventa davvero difficile. Gli italiani si muovono lenti col capo chino e gli occhi spenti, almeno quelli dotati di una certa sensibilità o senza secondi fini. Quest’ anno, pur non essendo bisestile, si è abbattuta sull’Italia una tripletta di eventi che potrebbero mettere al tappeto il morale di molti ed io credo di essere in cima alla lista. Il primo evento (e quello meno grave, forse) è l’ennesimo carrozzone sanremese con il suo simpatico carico di inutilità che smuove fatalmente un can can di giornali, radio e commentatori: da quelli musicali agli agghiaccianti critici “di costume” che parlano di cose assolutamente tralasciabili il resto dell’anno, ma che improvvisamente si rianimano visto che qualcuno si mette a dargli tristemente corda. Il festival di sanremo non significa nulla, è una tradizione inutile e costosa ed è ancora più avvilente che quei rarissimi artisti che avrebbero qualcosa da dire siano costretti ad abbassare il capo e a partecipare, mendicando una visibilità squallida quanto efficace. Io non lo farei ma posso anche capire chi lo fa.
Poi il papa si dimette. Ed ogni volta che capitano notizie del genere mi domando se effettivamente siamo uno stato laico o cosa siamo. Si è dimesso, quindi? Dimesso un papa se ne fa un altro, o no? E’ il caso di intasare tutta l’informazione per una cosa del genere? No. E’ il caso di prodursi in mille dietrologie? No, tanto comunque i retroscena non li sapremo mai e le congetture sono del tutto inutili. E’ il caso di fare il toto-papa? No, una volta che l’avrete eletto fateci un fischio, va. E la terza e più drammatica cosa sono le elezioni: un vero e proprio assedio al cittadino, che si scioglierà una volta finiti gli scrutini per lasciarci col solito concentrato di rispettabilità di facciata, meritocrazia vilipesa, trasparenza oscurata, moralità azzerata ad essere ottimisti, ad essere pessimisti ci toccherà rivotare a breve, ad essere catastrofisti, ma nemmeno poi tanto, falliremo miseramente sulla scia della Grecia. Un’ ottima prospettiva, bisogna ammetterlo.
Quindi mentre mi aggiravo sconsolato per le vie della città, mi sovviene Alex di Arancia Meccanica, quando la musica gli venne in soccorso indicandogli cosa fare… solo che non sono riuscito a tirare in ballo nulla di classico. A me è balenato questo:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=TUWr49Tpsxo]