L’occasione era clamorosa per il bassistico duo, altrimenti noto con il nome di Unimog e precedentemente autonominatisi “gli inavvicinabili”. Il 3 dicembre 2011, quando questo blog dormiva sonni profondi, i Cathedral davano l’addio alle scene con un concerto memorabile all’ hmv forum di Kentish Town di Londra.
Non sono decisioni da prendersi alla leggera certo… però zio easyjet ci ha dato una mano: con circa un centinaio di euro si andava e tornava con partenza alle 15 circa di sabato e ritorno circa a mezzogiorno del giorno dopo (tour-de-force senza albergo, ovviamente), le tessere sembravano combaciare. Lunghi sguardi si fecero da perplessi a complici nel giro di qualche istante e in un tempo analogo avevamo in mano biglietti aerei e biglietti di ingresso. Fummo anche sufficientemente incoscienti da prenderne un paio anche per alcuni amici toscani nella speranza che si saremmo incontrati fuori dal locale la sera stessa per la consegna, un po’ azzardata come cosa ma… l’assenza di una carta di credito può essere un handicap per queste cose.
Comunque i biglietti ci hanno fatto penare, sono arrivati, tra l’inquietudine generale, pochissimi giorni prima dell’evento, visto che non era previsto il ritiro in loco come normalmente avviene in questi casi… comunque, quattro biglietti in mano, ci involiamo a Londra. A Gatwick, il controllo dei passaporti ci prende più tempo del previsto e il bus che avremmo dovuto prendere parte clamorosamente senza di noi e non c’è verso di salire sui successivi, nonostante fosse previsto dai regolamenti. Come due signori, tra i nostri stessi irripetibili improperi, ci concediamo il tragitto nel treno ultrafigo che copre la distanza fino a Victoria station in soli 20′. Alla stazione giungiamo nel mezzo del delirio delle cinque di pomeriggio, escono tutti dal lavoro: altro che rito del thè! Nuotando controcorrente tra la folla raggiungiamo una biglietteria automatica e facciamo due giornaliere, nella speranza che un mezzo pubblico qualsiasi ci riaccompagni lì al termine dell’esibizione… dopo un tre quarti d’ora di tragitto si scende a Kentish con i primi bui della sera.
Immediatamente ci si para davanti un autobus che gira tutta la notte tra Kentish e Victoria Station e, subito dopo troviamo, l’ hmv forum a poca distanza. Nella civilissima coda anglosassone al di fuori del locale ci aspettano i due compari toscani che pensavano di essere clamorosamente in ritardo, mentre noi siamo arrivati anche dopo di loro! Strano a credersi, ancora una volta ha funzionato tutto. Entriamo e ci gustiamo uno dei concerti dell’anno, con la simpatia dei Gentlemen’s Pistols, la metallicità dei Grand Magus e poi, naturalmente, gli headliners in grandissimo ed innegabile spolvero che sembrano salutare tutti i loro fan intervenuti a omaggiarli dopo anni di militanza doom. Quando il concerto finisce non resta che accomiatarsi sulle note di “Hopkins, The Witchfinder General”, concedersi una guinness in compagnia prima di raggiungere l’aeroporto che la mattina dopo ci folgora con un negozio dall’inequivocabile insegna “World Of Whiskeys”, tanto che siamo costretti a tornare a casa con una bottiglia di prezioso nettare scozzese a testa.
A fine mese esce “The Last Spire”, il commiato discografico del gruppo albionico che, fatalmente, non verrà mai suonato dal vivo. Ed allora potremmo davvero salutarli come meritano, i compagni dell’istrionico Lee Dorrian che hanno deciso di lasciare le scene dopo diversi anni di militanza: va tributato loro tutto il merito e la dignità delle grandi band! Il disco è anticipato dal video (decisamente kitch) di “Tower Of Silence”, grazie di tutto, amici!
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