Melvins
2018
Immancabile appuntamento con la playlist di fine anno e quest’anno me la risolvo così:
10. Einstürzende Neubauten: Grundstück (ok è una riedizione ma è comunque un evento!)
9. Melvins: Pinkus abortion technician
8. Cani Sciorrì: Parte I
7. Storm(o): Ere
6. Fluxus: Non si sa dove mettersi
5. Voivod: The wake
4. High On Fire: Electric messiah
3. Messa: Feast for water
2. Clutch: Book of bad decisions
1. Sleep: The sciences
Concerto dell’anno: Sleep a Milano
Ciofeca dell’anno: Corrosion of Conformity (giuro che non riesco ad ascoltarlo!)
Jail has the wrong kind of bars!
“Volete sapere perché sono uno str***o?”
“Questa è una piccola storia… allora, io non ho mai saputo NULLA dei Faith No More, si beh “you want it all, but you can’t blah blah blah” “we care a lot blah blah”, non molto più di questo in realtà. Però avevo sentito i Mr.Bungle e Mike Patton mi aveva invitato a suonare nei FantÔmas, sicchè un giorno ci ritroviamo assieme nel backstage ad aspettare di salire sul palco io e gli altri FantÔmas.
Ascoltiamo la musica di sottofondo, parte “War Pigs” e io… (comincia a fare facce disgustate) io non riesco a trattenermi dal dire “chi… chi ca**o… chi ca**o ha fatto la più mer***a versione di “War Pigs” che io abbia mai sentito???”
(a questo punto qualcuno -a voi indovinare- dall’audience esorta: “Suona War Pigs”! E lui risponde “Su dai, una cover per serata è sufficiente”! aveva appena eseguito, infatti, “The ballad of Dwight Fry” di Alice Cooper dicendo che se non ci fosse piaciuto Alice il concerto finiva lì)
Trevor Dunn sussurra a denti stretti “…stai zitto idiota!” ma Mike resta calmo…
Tempo dopo ci ritroviamo a suonare di supporto ai Mr. Bungle e ogni sera è un disastro! Ci odiano per il solo fatto di essere lì. Una sera in particolare ci ritroviamo a suonare al (qualcosa) Circus, con il palco circolare. C’è gente che ci odia da tutte le parti e, badate, non li abbiamo insultati provocati o altro. Ci odiano e basta: volano bottiglie insulti e tutto quanto.
E’ vero massacro, ma finiamo la scaletta e andiamo nel backstage. Mike, arrabbiato nero, requisisce la scaletta ai Mr. Bungle e gli consegna un foglietto con scritto: LORO LA PAGHERANNO! Io penso: “rimarrò qui in giro, voglio proprio vedere cosa succede!”
I Mr. Bungle salgono sul palco e sommergono tutti con rumore bianco e urla ad un volume devastante. I fan si guardano stupiti; dopo 20 minuti di devastazione sonora hanno una faccia a metà fra lo sconvolto ed il sofferente eppure resistono, si ripetono: “non so perché lo sta facendo ma è Mike, devo resistere!”. A quel punto Mike si cala i pantaloni si infila Qualcosa (non ho capito COSA) nel c**o e poi lo c**a in faccia al pubblico.
Io ho pensato… “Oddio!!! Lo sta facendo per me, per difendere ME! Io ho detto quella cosa orribile dei Faith No More e lui mi difende c*****o in faccia al pubblico!!!”.
Questo è il motivo per il quale io sono uno ST****O e Mike è uno dei miei eroi!”
Storiella raccontata (e raccolta liberamente dal sottoscritto) da Roger “King Buzzo” Osborne durante il suo concerto acustico al Carroponte di Sesto San Giovanni il 09/09/2014. Per la cronaca: il concerto è stato fantastico!!!

Corrosion Of Conformity: “Megalodon”

Esiste qualcosa di “più metal” di produrre automobili? Bisognerebbe chiedere alla Toyota che tramite la sua Scion Audio/Visual, ha già fatto uscire (download gratuito) un EP dei gloriosi Melvins (“The Bulls And The Bees”) e, in questi giorni, ha provveduto a far uscire un EP sempre a downloading gratuito dei veterani COC che avevo avuto l’occasione di vedere in formazione trio la scorsa primavera alla Rock’n’roll Arena a Romagnano Sesia (NO). L’EP il questione si chiama “Megalodon” è musicalmente piacevole per chi abbia apprezzato anche la formazione senza Pepper Keenan, nessuna rivoluzione nel suono di sorta, sono i Corrosion che abbiamo apprezzato su disco (l’ultimo omonimo) e che conosciamo bene da tempo.
Personalmente credo che i COC abbiano più che dimostrato il loro eclettismo musicale partendo da un disco intransigentemente HC come “Eye For An Eye” per poi far entrare elementi decisamente più metal, quando i due generi si guardavano quantomeno in cagnesco, per passare ad una forma di Thrash personale (“Blind”), fino ad essere folgorati sulla via di Damasco dal Verbo dei ‘Sabbath nel loro periodo di massima popolarità nei ’90 (l’indimenticato “Deliverance”). Non li si può certo tacciare di immobilismo sonoro come si potrebbe fare con gli AC/DC! Quindi adesso non mi sembra il caso di sindacare sul loro immobilismo temporaneo: la loro ultima ultima incarnazione incorpora l’ urgenza di dischi come “Animosity” con il suono molto più settantiano che li contraddistingueva negli anni novanta, e poi alla fin fine a caval donato… non si guarda in bocca, non vi pare???
L’indirizzo al quale bisogna presentarsi è questo qui… se riuscite a capire come funziona, io ho dato loro la mia mail ma non è ancora arrivato nulla… magari sono troppo impaziente io, comunque, mentre pazientate potrete sempre guardare un video: