Halloween is close, baby!

Ecco, io sono uno di quelli che si interrogano sull’opportunità di festeggiare halloween. E’ una festa che non appartiene alla mia tradizione, una festa che a queste coordinate ha poco da dire e festeggiarla sembrerebbe proprio un farsi fagocitare dalla cultura americana che in qualche modo ne ha intessuto la leggenda negli anni, attraverso racconti, canzoni, film e quant’ altro. No, non direi che ci sia nulla da dover festeggiare.

Halloween- John Carpenter 1978
Halloween- John Carpenter 1978

Eppure festa, alla fine, l’ho sempre fatta. E non sono uno che festeggia facile. Un anno ho fatto il bohemien e assaggiato l’assenzio, un altro anno mi sono fatto prendere da uno spettacolo, molto carino tra l’altro, che viene organizzato tutti gli anni da un gruppo locale di attori teatrali, ho partecipato a varie feste. Non c’era nulla da festeggiare eppure trovavo sempre qualcosa da fare. Del resto tutta questa gente che ci troverà? John Carpenter, i Simpson, i Misfits conteranno pure qualcosa no?

Poi non essendo un credente, ma nemmeno un non credente, non posso certo dare credito ai druidi e alle loro dicerie e credenze su samhain, l’oscurità e i fuochi nella notte, non mi sembra il caso, non me la sento. E sembra strano pensare che quest’ anno sarà un ognissanti diverso da tutti gli altri. Mi sono limitato a fare un Jack (O’Lantern) ed è stata una bella esperienza. Come divevano i Type O Negative: Happy halloween!

Jack O'Lantern
Jack O’Lantern

American Nightmare

The Misfits, quelli veri!

“American Nightmare” calza molto meglio di “Halloween”, lo so che giorno è oggi però credo che descriva meglio ciò che la festa di Ognissanti sia diventata da qualche anno a questa parte. I Misfits invece direi che sono una scelta obbligata per la giornata odierna e a ben pensarci anche per loro l’idea dell’incubo americano si adatta piuttosto bene, visto che ormai sono diventati una sorta di incubo farsesco ad opera del bassista-culturista Jerry Only. Sul vinile invece non si discute, anche se il picture disc sa un po’ troppo di moderno… non si può avere tutto.

I Misfits, quanta nostalgia. Ovviamente un tempo non era come adesso con tutto a disposizione via internet. Se avevi fortuna li conoscevi, come il sottoscritto, grazie alle versioni degli odiati metallica (sempre e più che mai m minuscola) di “Last Caress” e “Green Hell”, poi tanto i dischi non saresti mai e poi mai riuscito a procurarteli in provincia e restavi lì con una cocente curiosità insoddisfatta. Fortunatamente si cresce e si va al Poli a Torino e, invece di studiare, si va in esplorazione nei vari negozi di dischi a cercarne l’effige ed il Crimson Ghost che  finirà tragicamente per apparire in mille accessori da lì a pochi anni, molto fashion, devo dire… trattenendo a stento il profondo disgusto.

Ma viva i Misfits ora e sempre!!! Prima te li duplica un compagno metallaro (su c-90 marca scotch-3m) che non smetterai mai di ringraziare abbastanza, incurante del fatto che presto si volatilizzerà col tuo CD live dei No Means No (gran nome e gran gruppo, converrete!), poi saccheggi i suddetti negozi del capoluogo regionale spendendo in dischi ottici ciò che sarebbe servito a mantenerti un mese, finendo per dire addio non solo alle serate ai murazzi, ma anche ad un’alimentazione decente: se non è essere un fervente

Freddy Krueger

sostenitore questo! I Misfits e la loro musica fieramente ignorante, registrata in cantina e devota all’horror da quattro soldi eppure maledettamente efficaci ed impossibili da non prendere in simpatia: probabilmente sono i signori assoluti dei motivetti diabolici di cui si discuteva qualche post or sono… mi sono ritrovato a canticchiare le varie “Some Kinda Hate”, “London Dungeon”, “Skulls” e tutte le altre nelle situazioni più assurde!  A loro la mia devozione e la mia stima: siete stati veramente unici!

Per completezza, prima di andare, mi corre l’obbligo di confessare che la scelta di “American Nightmare” ha anche a che fare con la mia sfera personale visto che sono diverse notti che mi sveglio in preda al disagio ed all’angoscia causa sogni tristi e tetri. Sto iniziando seriamente ad aver paura a prendere sonno, esattamente come quei giovincelli che temevano da morire di addormentarsi per incontrare questo signore qui… se non è “American Nightmare” questo…

Laura Filippi ART

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